Storia e Mission

Uno sguardo al passato per lavorare con impegno e soddisfazione.

Ho vissuto la mia infanzia trascorrendo lunghe estati in Abruzzo.

A Ortona, tra Pescara e Chieti, la casa dei miei nonni materni era il mio posto del cuore.

I miei zii Luigi e Sebastiano coltivavano il grano, l’uva e l’ulivo in quelle dolci colline a ridosso del mare, dove durante la seconda guerra mondiale si era consumata la tragedia del fronte Gustav.
Ad accompagnare i miei ricordi più belli, c’è oggi come allora un’immagine nitida: il possente ulivo della nostra cascina.

Lo vedevo maestoso nell’aia offrire ombra nei momenti di pausa dal lavoro o quando ci si radunava a chiacchierare e a giocare a carte nel tempo libero.

Nel suo tronco, contorto e nodoso, erano ancora infisse schegge di granate e proiettili di mitraglia, dolorose ferite testimoni del triste passato bellico. Estraendo dalla corteccia con delicatezza e tenacia quei ferri color verde che riponevo in una piccola cassetta di legno, mi sembrava di restituire alla pianta la gioia di continuare a crescere, libera da ogni male.

Forse sono stati proprio quei momenti di gioco di bambina a dar vita alla mia passione per gli ulivi.

In questi ultimi anni, ho deciso di riprendere la coltivazione dei vecchi uliveti di famiglia e di piantumarne di nuovi con l’obiettivo produrre un olio extra vergine che rispetta l’ambiente perché ottenuto con metodi di lavorazione sostenibili.

Qualità del prodotto e soddisfazione del cliente sono per me essenziali, un atto d’amore nei confronti di questa terra forte e gentile come le persone che la abitano.
A proposito, l’ulivo dello zio Sebastiano è sempre lì, nell’aia, più affascinante che mai.